IL CAMBIAMENTO PARTE DA TE!

Ti sei mai chiesta perché la moda fast fashion dedicata ai più piccoli ha una richiesta così forte che sembra non avere mai fine?

Credo sia capitato anche a te, almeno una volta, di pensare che investire troppo denaro nell’abbigliamento per bambini non conviene affatto e la parola “sostenibile” è l’ultimo termine che useresti per descrivere proprio l’abbigliamento per i più piccoli.

Ci hanno convinti che l’abbigliamento per bambini sia temporaneo, usa&getta, da utilizzare poche volte e poi da buttare via.

Non a caso ho scritto la frase: “ci hanno convinti”...ma chi?

Questa credenza, che ormai fa parte della nostra quotidianità, la dobbiamo proprio ai brand di fast fashion che hanno creato questo circolo vizioso difficile da scardinare.

Funziona più o meno così: vengono realizzati capi di bassa qualità, rapidi ed economici da produrre. Più il capo è economico, minore è la qualità dovuta all’utilizzo molto spesso di tessuti scadenti. Questo significa che è molto probabile che si danneggerà facilmente e verrà buttato via perché inutilizzabile e/o sostituito con qualcos’altro di simile, molto spesso ugualmente economico…e così via!

Il ragionamento ti suona familiare?

Possiamo soddisfare le esigenze di abbigliamento dei nostri figli in modo più sostenibile senza spendere una follia?

Ovviamente la risposta è SI’!

Per farlo dobbiamo cambiare radicalmente il nostro modo di pensare! Sostituire l’idea che l’abbigliamento per bambini sia una soluzione usa e getta e iniziare a considerarlo invece come a qualcosa di riutilizzabile, destinato ad essere indossato per più stagioni e tramandato a più figli.

Non basta però! E’ necessario modificare anche le nostre abitudini di acquisto.

COMPRA MENO, COMPRA MEGLIO

Uno dei tanti vantaggi, spesso trascurato, è che le aziende che producono abbigliamento sostenibile, lo fanno pensando al futuro. I capi vengono realizzati per durare a lungo nel tempo ed essere tramandati. Utilizzando le migliori materie prime, di altissima qualità provenienti da agricoltura biologica e rispettando i diritti minimi dei lavoratori, creano capi che superano brillantemente ogni tipo di inconveniente! Sono testati contro gli urti, le cadute, gli strappi e soprattutto i tanto temuti quanto inevitabili scatti di crescita dei nostri bambini che lo sappiamo bene, spesso ci fanno propendere verso un acquisto più economico per ritrovarci poi con armadi pieni di vestiti rovinati, troppo piccoli o che durano solo una stagione.

Scegliendo capi di qualità, che non dovrai sostituire così frequentemente come quelli più economici, il tuo risparmio è assicurato perché utilizzerai al massimo e per tanto tempo quel capo.

IL RAMMENDO…UN ATTO RIVOLUZIONARIO

Oggi giorno, siamo tutti più rispettosi nei confronti del cibo, cerchiamo di non sprecarlo, quando è possibile scegliamo di acquistare prodotti a km 0, biologici, senza pesticidi.

Perché non applichiamo questo principio anche quando acquistiamo abbigliamento per noi e i nostri bambini?

Per fortuna, i tempi stanno cambiando! Molto più attente e consapevoli dei problemi etici e delle ripercussioni ambientali, le giovani generazioni sono le protagoniste di una vera e propria rivoluzione culturale.

Una rivoluzione che parte scegliendo di non buttare via i capi che già si possiedono, ma dando loro una seconda chance, riparandoli e trasformandoli!

Il rammendo, il riuso e la trasformazione dei nostri capi stanno tornando in voga e non sono più motivo di imbarazzo! Tutt’altro!

Riparare, sistemare, rammendare e trasformare sono diventati motivo di orgoglio e interventi da esibire, oltre che un’ottima opportunità, talvolta anche lavorativa, per esprimere creatività e il talento nell’arte di cambiare volto, spesso migliorandolo, delle cose che già possediamo.

ESTETICA SINONIMO DI ETICA

La chiave per scegliere un capo che durerà a lungo è sicuramente distinguere una buona manifattura da una mediocre.

Quando guardi un capo, cerca i segni rivelatori di un’eccessiva velocità nella sua creazione e la mancata cura dei dettagli, come ad esempio fili sciolti, cuciture non corrispondenti o che si sfilacciano, motivi che non combaciano. Questi spesso sono i segnali di una sovrapproduzione, ritmi serrati per produrre più capi possibili ad un prezzo più basso possibile.

Ti sei mai chiesta come fa un brand a far pagare una maglietta meno di 10€? Pagando solo lo 0,6% a chi lo produce con le proprie mani (ovvero 0,06€). In questo modo l’azienda aumenta i suoi guadagni attraverso una produzione veloce e a prezzi bassissimi, spesso grazie alla dislocazione della produzione in Paesi in cui la manodopera è a basso costo, sfruttata con lunghissimi ed estenuanti orari di lavoro.

Cartello in inglese "Human Rights"Insomma, il vero prezzo chi l’ha pagato davvero? Non di certo un lavoratore tessile che ci mette circa 18 mesi per ricavare la stessa cifra che guadagna un CEO di un brand di moda durante la sua pausa pranzo.

LAVA CON CURA

Prendersi cura dei capi è il modo più efficace per assicurarti la loro lunga durata! Imparare a leggere le etichette e seguire le indicazioni di lavaggio e di asciugatura fornite dal produttore ti farà risparmiare sprechi di tempo, fatica inutile e non rischierai di rovinare quel capo a cui tieni tanto.

 Anche se sembrano dei geroglifici strani, ogni simbolo indicato corrisponde ad un’azione e ti da informazioni importanti per non ritrovarti con capi ristretti o infeltriti

Per determinare quale sia la cura più adeguata per il tuo capo, dai un'occhiata alla relativa etichetta. I simboli ti diranno esattamente come lavare correttamente il tuo capo.

Anche la temperatura dell’acqua e il metodo di asciugatura sono fondamentali!

Utilizzare la temperature comprese tra i 30° e i 40°, oltre a mantenere i tuoi capi in salute, ti fa risparmiare energia, senza intaccare l’efficienza dal punto di vista igienico.

E ricorda! Quando puoi evita l’asciugatrice! Anche se sembra un salva-vita irrinunciabile, soprattutto in inverno, è meglio non abusarne.

Spesso una buona centrifuga riduce i tempi di asciugatura.

RIVENDI o DONA

Se hai degli abiti che non vuoi più, puoi pensare di venderli attraverso le diverse piattaforme online che vendono e comprano vestiti usati oppure puoi decidere di donarli.

Questo vale soprattutto per gli abiti che i tuoi bambini hanno smesso di indossare e che sono in ottime condizioni.

Rivenderli attraverso le varie piattaforme esistenti o donarli ad associazioni che assistono persone in difficoltà è certamente un’azione responsabile, dal punto di vista etico e ecologico.

Inoltre i soldi guadagnati dalla rivendita potranno essere investiti per l’acquisto di capi di qualità destinati ai tuoi bambini in continua crescita, per non parlare dello spazio che sicuramente libererai nell’armadio.

PER CONCLUDERE:

Il modo più semplice per spezzare tutte le convinzioni negative creata dai brand di fast fashion è senza dubbio un cambio di mentalità iniziando a dare la priorità alla longevità dei capi rispetto alla tendenza dell’ultima moda.

Prendersi cura dei nostri capi ci assicura la loro lunga durata nel tempo e ci da l’opportunità di rivenderli, quando possibile, assicurando così che i nostri capi durino più a lungo, per più utilizzi e che la domanda di capi di moda veloce si riduca

Il cambiamento più importante deve partire da noi, ultimi nella catena di distribuzione ma i più incisivi nell’intero processo.

Se ti sembra difficile, ricorda che è solo attraverso le nostre azioni che riusciamo a condizionare le scelte dei brand più prestigiosi, diffondendo consapevolezza e soluzioni alternative.

 Cartello in inglese "Planet over profit"Sei pronta a fare la rivoluzione?     

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